Riassumo qui alcuni punti chiave sui quali si impernia il rapporto lesione muscolare – ecografia.
– Nella quasi totalità dei casi l’ecografia è l’esame più adatto per valutare, definire e descrivere un’eventuale lesione.
– L’ecografia va effettuata, di regola, non prima di 72 ore dal trauma; anticiparla comporta il rischio di sottostimare il danno effettivo finale.
– Le lesioni si suddividono grossolanamente in I°, II° e III° grado; tradotto significa: stiramento, strappo parziale di un muscolo o di una fascia o di un tendine, strappo completo con separazione dei due monconi a monte e a valle.
– L’ecografia permette, a differenza di tutte le altre metodiche, di valutare la lesione o la presunta lesione in pose statiche, dinamiche, sotto sforzo, in carico, simulando il gesto che ha causato il danno.
– L’ecografia stabilisce l’entità della lesione, la misura con precisione, rileva eventuali complicanze meritevoli di trattamento rapido (ad esempio ematomi), stima il livello di infiammazione prodotto.
– L’ecografia evidenzia lesioni pregresse, cicatrici, vecchi ematomi, calcificazioni; spesso il riscontro di uno o più di questi giustifica alcuni dolori cronici.
– L’ecografia permette indirettamente di capire i tempi di recupero, l’eventuale necessità di un approccio chirurgico o di un approccio con terapie fisiche.
– L’ecografia è un esame fondamentale per il fisiatra, l’ortopedico, il medico dello sport che si avvalgono di tutte le informazioni fornite per implementare correttamente un percorso terapeutico riabilitativo.
– L’ecografia è ripetibile infinite volte senza alcun danno per il paziente o per l’operatore: è quindi utile nel monitoraggio delle lesioni, della guarigione parziale o completa.
E questo solo per ciò che riguarda le lesioni dell’apparato muscoloscheletrico.
In contesti non – traumatici, in generale si usa negli atleti, è in grado di valutare le performances di un muscolo, i progressi in termini di ipertrofia, elasticità e contrattilità.
Il futuro con nuovi macchinari e crescente know how porterà sicuramente a nuovi orizzonti, così come avvenuto sino a oggi. Con l’ecografia non si può studiare adeguatamente tutto il tendine del capo lungo del bicipite e la sua inserzione intraarticolare ? Vero, in passato; oggi non più !